Le sparizioni forzate in Algeria: dall'amnistia alla politica dell'amnesia collettiva
Ogni mercoledì, in piazza Addis Abeba ad Algeri, le madri e i parenti dei cittadini algerini scomparsi in carcere negli ultimi 15 anni si riuniscono in protesta davanti alla Commissione Nazionale per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani. Sono ufficialmente 6.146 gli algerini rapiti dall’esercito e dalla polizia durante gli anni della “guerra al terrorismo (1991-…). Sono uomini, donne, anziani e ragazzi, molti di loro accusati ingiustamente di sostenere il terrorismo islamico durante la guerra civile che durante gli anni ’90 dilania il paese, con un bilancio di oltre 200.000 morti.
Gli scomparsi sono le vittime del terrorismo di Stato, della tortura e delle esecuzioni extragiudiziarie, con cui i poteri algerini rispondono all’insurrezione dei movimenti islamici armati. Le sparizioni vengono oggi definite “danni collaterali”, per i quali lo Stato si dichiara “responsabile, ma non colpevole”. La Carta per la Pace e la Riconciliazione Nazionale, voluta dal presidente Abdelaziz Bouteflika e sancita con un referendum nel 2005, prevede un indennizzo per le famiglie, che viene di fatto concesso in cambio della rinuncia alla verità sulla sorte degli scomparsi.
A confermare la volontà politica di cancellare il passato, l'articolo 46 del decreto applicativo della stessa Carta per la Pace e la Riconciliazione punisce con un ammenda fino a 500.000 dinari e carcere fino a 5 anni chiunque intraprenda indagini indipendenti sulla sugli anni della guerra civile che possano gettare discredito sull'immagine internazionale dell'Algeria.
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E' possibile sostenere il progetto e aiutare la distribuzione del film organizzandone una proiezione pubblica. L'invito è rivolto a enti e a privati che possano mettere a disposizione una sala dotata di videoproiettore, schermo, impianto audio e che siano in grado di raccogliere un piccolo pubblico.
Per la presentazione del film vi chiediamo un modesto contributo, da concordare a seconda del contesto di proiezione. L'importo viene devoluto in parte al sostegno del progetto documentario e in parte al Collettivo delle Famiglie degli Scomparsi in Algeria.
per informazioni: info@zalab.tv
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Il Film
Canzone per Amine racconta la tragedia delle sparizioni forzate in Algeria attraverso la vita di Nassera Dutour, madre algerina che dopo la sparizione di suo figlio Amine nel 1997, ha dedicato la sua vita alla creazione del movimento delle famiglie degli scomparsi e alla lotta per la memoria, la verità e la giustizia. Homepage del film
Canzone per Amine
durata: 53', anno: 2009
regia: Alberto Bougleux
da un progetto di Sophie Lorant e Kouider Zerrouk
musiche originali: Felipe Canales
fotografia: Alberto Bougleux, Sophie Lorant, Sebastiano d'Ayala Valva
montaggio: Alberto Bougleux
produzione: Sodepau, CFDA, ZaLab
versione originale: arabo/francese, sottotitoli: it-en-fr-es-cat
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